CHIETI - IL PALAZZO MUNICIPALE
Antico
palazzo che apparteneva ai Valignani. Costruito nel 1517 verso la
fine della prima metà del secolo XIX passò per acquisto
all'Arcivescovo di Chieti, che voleva trasformarlo in Episcopio, ma
non realizzatosi il desiderio fu acquistato dal Comune nel 1867: nel
1870 divenne sede municipale. La costruzione, rimaneggiata
attraverso i tempi, conserva solo scarsi resti della architettura
cinquecentesca. La facciata posteriore sul Corso Marrucino è stata
rifatta, su disegno dell'ing. Giulio Mammarella, per poter allargare
il Corso stesso.
Nell'androne d'ingresso, a sinistra, un grande pannello plastico in
stucco a bassorilievo, con il leone di San Marco, bello per
sentimento, per fattura e per stile, a ricordo dei profughi
veneziani per gratitudine dell'ospitalità avuta dalla città durante
la guerra del 1915 - 1918, opera dello scultore A. De Lotto; a
destra un busto in bronzo del generale Berardi di Chieti, comandante
della Brigata Sassari nel 1915, opera dello scultore D'Antino; sulla
volta, lo stemma della città di Chieti con l'eroe Achille a cavallo,
opera dello scultore |
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De Lotto. Sulla parete del primo pianerottolo della scalinata di chi entra, che accede al piano superiore, vi è un grande pannello dipinto su ceramica raffigurante episodi svoltisi a Chieti durante l'ultima guerra, e in ricordo dell'Arcivescovo Mons. Giuseppe Venturi presso il comando tedesco ( inverno 1943-44 ), per cui la città fu salvata da sicura distruzione, opera del pittore T. Cascella. Nelle varie sale sono in mostra cimeli storici, quadri, sculture e rilievi di epoche diverse, importanti per antichità e per valore.
Il Palazzo di Giustizia
L'edificio, con il suo porticato e le
sue linee semplici e armoniose, fà bella vista sulla Piazza V.
Emanuele II; vi hanno sede gli uffici del Tribunale, la Corte
D'Assise, La Pretura e la Conciliazione. Prima del 1880 era adibita
a "carceri criminali" e successivamente ha ospitato i vari uffici
della giustizia civile e penale della circoscrizione giudiziaria.
Nel 1889 venne demolita e totalmente rifatta la parte laterale, che
attacca con la Cattedrale, venne sopraelevata e trasformata; i
lavori terminarono nel 1908 e tornarono agli uffici giudiziari. Proseguendo nel nostro itinerario alla
scoperta della Chieti di oggi, propri all'altro capo della Piazza Di
San Giustino, si nota il Palazzo di Giustizia, girando dietro a
questo e percorrendo la via Asinio Herio, si può godere di una
eccezionale vista panoramica con un'ampia vallata, dove si va sempre
più allargando l'abitato dello scalo e la costruzione delle
industrie; nel centro di questa bellissima vallata scorre il fiume
Pescara come un nastro d'argento . Nel fondo la carena
dell'Appennino, che offre la meravigliosa visione del Gran Sasso, il
cui profilo suggerisce una figura distesa che viene detto "Il
gigante che dorme ". Sulla sinistra i monti della Maiella e del
Morrone; al di sotto dei monti, diversi paesini e molte costruzioni
sparse. Percorrendo questa strada esterna, che viene detta : "Il
balcone d'Abruzzo", così definita dal giornalista B.De Ritis in un
suo articolo, per tutta la sua lunghezza si ha la possibilità di
vedere come il panorama vada cambiando e diventi sempre più bello.
E' meraviglioso osservare questa vallata nelle ore del tramonto,
quando la calda gamma dei rossi del sole mette maggiormente in
risalto il profilo dei monti, creando una suggestiva e stupenda
immagine.
Ancora sulla villa comunale
Come detto è forse il posto più bello di Chieti,
ingrandita e abbellita dall'ing. Mammarella. Ha viali ombrosi e
fiancheggiati da tigli odorosi, pioppi, cedri colossali e aiuole
profumate. Si sviluppa su tre zone sistemate a terrazzo per vincere
il dislivello di Piazzale Mazzini alla parte più alta. Nel centro
del piazzale c'è una fontana monumentale a proseguendo verso
sinistra si incontra il Monumento, in bronzo in onore dei Caduti
della guerra del 1915-18, eseguito nel 1924 dallo scultore Pietro
Canonica. Sulla destra, con apposito viale e su vastissima area,
sorge dal 1815 l'Ospedale Militare, già convento di Sant'Andrea.
Alle
L'ospedale Militare e Il Monumento ai Caduti
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